Cari Amici di S. Alberto, cari Amici della Croce,
si approssima ormai la celebrazione della festa di S. Alberto.
Un’opportunità importante nel corso dell’anno liturgico, che è preceduta da una settimana di preparazione spirituale.
Quest’anno tratteremo lo stesso tema che è stato già approfondito nel corso dei ritiri mensili del secondo sabato di ogni mese, e che verte sul tema: la benedizione dell’obbedienza.
Si tratta di una serie di brevi riflessioni finalizzate a cogliere il significato profondo, filosofico e teologico dell’obbedienza, ad approfondire gli insegnamenti che ci giungono al riguardo dalla Parola di Dio, dall’Antico o dal Nuovo Testamento, al fine di dimostrare come l’obbedienza non sia una virtù accessoria, ma sia un atteggiamento essenziale della vita dell’uomo, ordinato alla piena realizzazione della sua esistenza umana e soprannaturale.
In altri termini, obbedire a Dio, al magistero della Chiesa, alla retta coscienza, ed all’autorità legittimamente costituita, è l’atteggiamento che mira al conseguimento del bene personale e comune, al quale tutti dovrebbero rettamente tendere.
In un contesto culturale così fortemente marcato dall’individualismo, dal relativismo e dall’egoismo, un richiamo di questo tipo risulta di fondamentale importanza, se non si vuol cadere nel disordine e nella confusione, che sono la conseguenza di una vita all’insegna dell’arbitrio e non della libertà.
Infatti, l’espressione della vera libertà è retaggio non di colui che fa quello che vuole, ma di chi è capace di perseguire il bene oggettivo per sé e per gli altri, anche se ciò può comportare delle rinunce e dei sacrifici.
è il perseguimento del bene, che si identifica con la volontà di Dio, perché Dio non può volere se non il bene, che esige da parte dell’uomo un maturo esercizio di obbedienza, espressione di una vita buona sul piano umano, e di una vita filiale sul piano soprannaturale.
Cari Amici, credo che tutti desideriamo il bene per noi e per gli altri.
Siamo dunque chiamati a prendere coscienza che questo fine è perseguibile soltanto esercitandosi nella fede, che esige di per sé di tradursi nella vita in obbedienza.
Il passaggio dalla professione della fede alla vita di fede si attua attraverso l’obbedienza. La quale non è altro che l’espressione di una fede vissuta, incarnata nella realtà della vita.
Chiediamo l’intercessione di S. Alberto, per essere gratificati da Dio di questo dono d’obbedienza; facciamo questa preghiera non solo per noi, ma per il mondo intero, per il bene di tutta l’umanità.
Su tutti invoco la benedizione di Dio e di S. Alberto.
P. Felice Traversa m.d.

INVITO

Tutti i destinatari delle newsletters dell’Eremo di S. Alberto, sono pregati di comunicare all’Eremo gli indirizzi mail di amici e conoscenti, a cui potrebbe giungere gradita questa e le prossime newsletters dell’Eremo S. Alberto. Grazie.

A tutti gli Amici dell’Eremo si ricorda che su Facebook, l’Eremo di S. Alberto gestisce il profilo
 Amici della Croce
per aiutare tutti coloro che vogliono approfondire la loro vita cristiana, in particolare la spiritualità della Croce, e viene offerta anche la possibilità di scaricare dal sito: www.eremosantalberto.it l’omelia della S. Messa quotidiana, feriale e festiva, celebrata all’Eremo.

Vuoi aiutare l’Eremo di S. Alberto?
Offri la tua preghiera.
Offri le tue sofferenze.
Offri il tuo tempo a livello di volontariato presso l’Associazione Ora et Labora.
Destina il 5x 1000 dell’IRPEF all’Associazione Ora et Labora onlus che sostiene le iniziative pastorali dell’Eremo.
Codice Fiscale 03535380103

SANTUARIO EREMO S. ALBERTO
Via S. Alberto 48 - 16154 Sestri Ponente - GENOVA Tel/Fax 0106988921 - www.eremosantalberto.it

------------------------------------------------------------------------------

  ***  Cancellazione newsletter  ***  

Chi non desiderasse ricevere nostre ulteriori  comunicazioni  è pregato di inviare un messaggio a eremo@eremosantalberto.it avente per oggetto “Cancellazione newsletter”
oppure può cliccare   qui   ed inviare il messaggio che si aprirà dal proprio programma di posta elettronica.
Ci scusiamo per il disturbo arrecato.